2520 turisti nordamericani e 3061 europei monitorati in 6 mesi di studio. Sono i numeri della ricerca “Destination Unknown: How U.S. and European Travelers Decide Where to Go 2013”, pubblicata da PhocusWright . L’opera si propone di illustrare le dinamiche di comportamento dei turisti nella scelta della destinazione di viaggio.
La mole di dati raccolti è notevole. Innanzitutto, restando in europa, i turisti tedeschi sono i più propensi ad utilizzare i motori di ricerca generalisti, mentre i francesi preferiscono evitare le OTA e gli inglesi sono i più attenti alle recensioni on line, al contrario degli americani che vi si stanno disaffezionando.
Sia in Europa che in America appaiono in calo le quotazioni dei portali che offrono promozioni scontate tramite i coupon.
Tutto questo, per quanto riguarda il comportamento on line. Ma cosa succede invece off line? Qui le sorprese non mancano. Al di là del continuo, generalizzato calo di importanza di agenzie e tour operator, infatti, a sorpresa pare tenere bene il passo la carta stampata, tramite riviste di settore e magazine. In Germania, questo canale di informazione pare addirittura attraversare un ritorno di fiamma.
Germania a parte, infine, è in aumento la tendenza a cercare il contatto telefonico diretto con la struttura, saltando gli intermediari.
Tra i fattori, infine, che influenzano la scelta di una destinazione, spicca l’importanza attribuita ai costi di alloggio, e a quelli dei biglietti aerei o comunque dei trasporti. Insieme al clima, i costi paiono contare di più rispetto agli aspetti culturali e paesaggistici offerti da una location.
Insomma: quel che appare chiaro è che l’off line non è sparito: fare promozione – anche – in modo classico continua, e probabilmente continuerà a lungo, ad avere la sua importanza.
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