lunedì 26 maggio 2014

Rate Parity: presto un ricordo?

Il CEO di Expedia Dara Khosrowshahi rivela: presto diventeremo molto più flessibili sui prezzi delle strutture.

La Rate Parity è sempre stata un pilastro fondamentale su cui le OTA hanno retto il proprio successo: vincolare le strutture a mantenere le stesse tariffe pubblicate dal portale è infatti un modo per evitare sconti e agevolazioni alla clientela e, quindi, la prenotazione diretta.
D’altro canto, tuttavia, è sempre stato chiaro a tutti che si tratta di una clausola facilmente aggirabile. Soprattutto sui social, dove il contatto diretto tra struttura ricettiva è molto diffuso, e soprattutto dinamico e difficile da monitorare.
Per questo Dara Khosrowshahi, CEO di Expedia, in un’intervista pubblicata dalla CNBC rivela che le cose stanno cambiando:
“Credo che in generale il sistema di rivendita standard, quello con cui abbiamo fatto business negli ultimi dieci anni, sia destinato a diventare solo una piccola parte del modo in cui faremo business da oggi in poi”, dichiara Khosrowshahi. “E questo non riguarda solo il canale diretto dell’hotel (ad esempio il sito ufficiale), ma riguarda gli hotel stessi e il modo in cui lavorano con noi.Nel futuro saremo in grado di dare agli albergatori la possibilità di fare offerte molto specifiche persino ai più piccoli segmenti di popolazione, sia che si parli di Facebook Fan che di turisti che vengono dall’Indonesia, ad esempio. Diventeremo molto più flessibili riguardo alle modalità con cui gli hotel potranno fare marketing attraverso di noi.”
Dichiarazioni importanti, che si inseriscono nel solco della “personalizzazione della prenotazione”, con condizioni, offerte e tariffe differenti secondo il momento, il target di riferimento ed una serie di altre variabili. Rate Parity: è quasi giunto il momento di scrivere la parola fine?
Qui di seguito, il video integrale dell’intervista di Khosrowshahi alla CNBC:
http://video.cnbc.com/gallery/?video=3000270602&play=1 

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