martedì 21 ottobre 2014

Turismo Digitale in Italia: ecco i numeri

La School of Management del Politecnico di Milano ha presentato al TTL di Rimini la prima edizione dell’Osservatorio innovazione digitale nel Turismo

I numeri del turismo in Italia sono stazionari, ma il Digitale è in forte crescita. Questa, in estrema sintesi, la notizia riportata dalla School of Management del Politecnico di Milano, che all’ultimo TTL di Rimini ha presentato il primo Osservatorio sull’innovazione digitale nel Turismo.
In cifre: gli acquisti nel settore travel in Italia raggiungono la cifra di 31,5 miliardi di euro, praticamente la stessa dell’anno precedente. A fare la differenza sono le transazioni digitali, che raggiungono i 9 miliardi con un incremento del 10%.
Altro dato interessante: gli acquisti digitali effettuati da turisti italiani, sia per viaggi in patria che all’estero, si assesta sui 7 miliardi (anche qui, con una crescita del 10%) e costituisce il 22% della spesa complessiva per i viaggi sostenuta dagli italiani.
Non solo: pare non arrestarsi la crescita del mobile. Se l’acquisto di smartphone e tablet ha registrato l’ennesimo incremento, addirittura con un +40% rispetto al periodo precedente, le transazioni effettuate da mobile costituiscono oramai il 5% del totale.
Ora, però, arrivano le dolenti note: della spesa digitale complessiva, soltanto il 14% va direttamente alle strutture (per con un incremento del 4% rispetto al periodo precedente). Della restante parte: ben il 74% va ai trasposti, e il 12% ai pacchetti turistici.
Ma come si distribuiscono le transazioni digitali a favore di strutture italiane? Un 25% proviene dalle OTA, il 20% da Agenzie di viaggio e Tour Operator, mentre un buon 44% è diretto.
Ad una prima occhiata, insomma, emerge un quadro contraddittorio: se da un lato, infatti, l’innovazione digitale porta con sé vantaggi e opportunità, dall’altro pare che non sempre le strutture siano pronte per coglierle, soprattutto per quanto riguarda la disintermediazione. Ad esempio, solo una piccola parte di esse si è dotata di un sito responsive, in grado di essere davvero mobile-friendly.
C’è insomma ancora molto da lavorare da parte di tutti sotto l’aspetto della formazione, affinché la rivoluzione digitale, social e mobile, e le opportunità che porta con sé, non sfuggano alle piccole strutture ricettive italiane.

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