lunedì 20 luglio 2015

La eBike: cos’è e come funziona

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo della bici elettrica, soffermandoci in particolare sulla sua versione Mountain Bike.

La scorsa settimana abbiamo analizzato il mercato delle ebike, ed abbiamo scoperto che si tratta di un settore in forte espansione, che suscita interesse da parte degli utenti di tutta europa, e che quindi può essere una nuova risorsa per attrarre turisti.
Questa settimana partiamo dalle basi e cerchiamo di fare chiarezza: che cosa intendiamo, quando parliamo di bici elettrica? Una bici elettrica è una bici con un motore che assiste la pedalata. Per questo è chiamata anche “bici a pedalata assistita”. Non è paragonabile a un motorino o a un ciclomotore elettrico, perché il motore della bici elettrica si attiva solamente quando si pedala. Si differenzia da una bici normale perché è molto meno faticosa da usare, soprattutto nei tratti in salita. La bici elettrica (chiamata anche ebike) combina insomma i vantaggi delle bici con quelli dei motorini. Si tratta infatti di un mezzo ecologico, con bassi costi di gestione, che permette di spostarsi velocemente ed agilmente senza faticare.
I componenti principali di una ebike sono dunque quattro:
- il motore
- la batteria
- un sistema di rilevazione della pedalata, per far attivare il motore solo quando si pedala
- un computer di bordo
La bici elettrica è nata come bici da città. Negli ultimissimi anni, però, il mercato si è evoluto, ed oggi esiste una vasta gamma di mezzi. Tra questi, senza dubbio da segnalare sono le Mountain Bike elettriche. Le mtb elettriche possono essere un ottimo modo per pedalare più facilmente nella natura, permettendo a molte persone di percorrere sentieri e strade sterrate con un impatto ambientale estremamente minore rispetto a quello di una moto da fuoristrada. A parità di pendenza di una salita, infatti, pedalare su sterrato è molto più faticoso che farlo su asfalto, per cui l’assistenza del motore risulta ancora più decisiva. Anche chi non è un virtuoso delle ruote grasse, quindi, se si limita a usare la mountain bike elettrica su terreni di media difficoltà, dove non è richiesta una guida estremamente tecnica, si può togliere numerose soddisfazioni. I biker più allenati e tecnicamente più abili, d’altro canto, possono usare questi mezzi per raggiungere vette e luoghi prima off-limit, e per divertirsi anche in salita. I puristi della mtb storcono un po’ il naso di fronte a questi mezzi, criticando il fatto che molte più persone possano accedere ai sentieri di montagna una volta riservati a chi è molto allenato. In realtà basta provare una mtb elettrica per capire che il motore aiuta, ma non sostituisce la pedalata, e in salita bisogna comunque faticare. Anche il mercato delle mtb elettriche, infine, si è ormai molto diversificato, e sono disponibili versioni elettriche di modelli 26″, 27,5″ e 29″, così come mtb front (con solo la forcella anteriore ammortizzata) o full (con anche una sospensione posteriore). In grande aumento anche la disponibilità di fat bike elettriche.
Insomma: chi immagina la bici elettrica come una pesante e goffa bicicletta da città con il cestino per la spesa, dovrebbe aggiornare la sua visione del fenomeno. Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le capacità, per tutte le tasche. Soprattutto, dal più sportivo al più sedentario, tutti coloro che ne hanno provata una sono scesi col sorriso e la voglia di comprarsela. Come abbiamo visto la scorsa settimana, nel resto d’Europa lo hanno capito da un po’: ecco perché la bici elettrica può costituire una risorsa importante per attrarre turisti nel nostro territorio.

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