Non
si arresta la crescita di utenti per la creatura del cofondatore di Twitter Ev
Williams. In arrivo nuovi strumenti per rendere l’esperienza d’uso ancora più
cool
Li
chiamano “social blog”: piattaforme
che offrono le possibilità espressive di un blog (ma meno impegnative da
gestire), inserite in un contesto social dove è più facile essere trovati e
letti. I due più importanti e più in voga sono al momento Tumblr e Medium.
Il secondo, in particolare, ha annunciato poco tempo fa una serie di novità per diventare ancora più competitivo e
accaparrarsi nuovi utenti.
Si
parte, neanche a dirlo, dalle applicazioni
per il mobile. Quelli di Medium hanno notato che sempre più spesso i loro
utenti non solo leggono, ma anche interagiscono e addirittura scrivono articoli
utilizzando i propri smartphone o tablet. Ecco allora in arrivo le nuove app
per iOS e Android, con tanto di informazioni complete sugli altri iscritti per
non perdersi nulla dei propri autori preferiti, e con un aspetto più da social
che da blog. Sempre in ottica social va poi il nuovo sistema per menzionare un
altro utente all’interno di un testo: è ora possibile infatti inserire
direttamente il suo indirizzo Medium (es @nomeutente), e il destinatario
riceverà una notifica con la relativa menzione. Esattamente come avviene su
Twitter, da cui Medium è nato (il suo creatore è Ev Williams, cofondatore del
social dei cinguettii).
Ma
le novità più importanti riguardano probabilmente l’editor, ovvero lo strumento che si utilizza per scrivere e
formattare i post. Sia dalle app che da mobile, è infatti ora possibile
inserire capolettera di maggiori dimensioni rispetto al resto all’inizio dei
paragrafi (l’effetto grafico è molto gradevole), e salvarsi i paragrafi che
devono ancora subire modifiche per ritrovarli velocemente in seguito (tramite
il tasto “To come”); sono stati poi aggiunti nuovi font, nonché modifiche ad
hoc per gli schermi più piccoli. In generale, scrivere e pubblicare è diventato
più facile, sia da mobile che da pc.
Infine,
un‘ultima chicca. A quanto pare, il design semplice, pulito e minimale di
Medium piace molto, al punto che diversi gestori di siti hanno chiesto se fosse
possibile trasferirvi i propri portali, mantenendo però ovviamente i domini
originali (con tanto di permalink). Quelli di Medium si sono detti “perché no”,
e oggi, dopo una fase di test, chiunque lo desideri può trasferire il sito
della propria struttura su Medium.
Insomma:
nato come “social blog”, Medium sta diventando sempre più social e sempre più
blog. Perché non provarlo per lo storytelling
della propria struttura?
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