Dopo
aver presentato ricorso in Francia, ora chiedono al Parlamento italiano di
abolire la legge del DDL Concorrenza che la proibisce
Vietare
la rate parity è illegale. E’ quanto afferma l’Ettsa, l’associazione europea delle OTA e dei GDS, secondo la quale
la legge sarebbe “incompatibile con i Trattati UE e le regole sulla concorrenza
dell’Unione europea”, oltre a rendere impossibile operare per i grandi portali
on line.
La
richiesta ufficiale di abrogare la relativa legge all’interno del DDL
Concorrenza è arrivata in seguito all’approvazione del testo alla Camera dell’ottobre 2015, che
a sua volta ha seguito la strada maestra tracciata dal Parlamento francese.
Non a caso, l’Ettsa ha presentato una richiesta simile anche Oltralpe.
Nel
suo comunicato l’Ettsa espone punto per punto le ragioni che l’hanno portata a fare richiesta
ufficiale al Parlamento, tra le quali spicca un [la legge] sarebbe “incompatibile
con i Trattati UE e le regole sulla concorrenza dell'Unione europea”. Il che
sarebbe quantomeno curioso, giacché è lo stesso motivo che ha spinto
associazioni dei consumatori, Federalberghi e infine il Parlamento stesso a
chiedere l’abolizione della rate parity.
Insomma,
non resta che seguire gli sviluppi, anche se questa volta la strada per le OTA
sembra essere in salita. Nel frattempo, come abbiamo più volte ribadito, le
strutture e le piccole attività possono e devono perseguire la strada maestra
della disintermediazione dei
rapporti con i clienti, anche e soprattutto mediante un piano di social media marketing turistico
strategico.
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