giovedì 5 maggio 2016

Instagram rivoluziona il feed, cosa comporta per le aziende

Il social del momento annuncia una rivoluzione in stile Facebook: post non più in ordine cronologico, ma personalizzati da un algoritmo per i singoli utenti. Cosa implica per chi fa social media marketing turistico

“In media, le persone si perdono il 70% dei post sul loro feed Instagram; ciò che cerchiamo di fare è che il 30% che vede, sia il 30% migliore possibile”. Parole e musica di Kevin Systroom, cofondatore e chief executive di Instagram, in un’intervista al New YorkTimes  dello scorso 15 marzo.
Cosa significa? Che l’ordine nel quale i post appaiono sul social delle immagini diventerà simile a quello in vigore ormai da tempo su Facebook: non più cronologico, ma ordinato da un algoritmo che tiene conto degli interessi e del numero di interazioni di ogni singolo utente con coloro che segue (come spiegano gli stessi sviluppatori sul blogufficiale di Instagram .
La rivoluzione annunciata ha provocato una sollevazione popolare tra gli utenti, che tra colpi di hashtag #keepinstagramchronological e petizioni su Change.org stanno implorando i vertici di non abbandonare l’ordine cronologico. In realtà, questi ultimi hanno annunciato che il cambiamento non sarà repentino, bensì introdotto gradualmente e, almeno all’inizio, per un numero limitato di utenti.
La notizia ha gettato nello sconforto anche celebrità e influencer, preoccupati di perdere visibilità. Molti si sono precipitati ad invitare gli utenti ad attivare le notifiche per i loro profili, per far sì che se ne riceva una ogni volta che pubblicano qualcosa. Il problema è che se un utente segue cinquanta profili, e questi in media pubblicano tre post al giorno, significa ritrovarsi intasati da 150 notifiche quotidiane: non il massimo.
Cosa fare, quindi, se si fa social media marketing turistico per la propria attività e non si vuole perdere visibilità su Instagram? Un po’ come avviene su Facebook, conviene fidarsi dell’algoritmo. Che già da tempo, sul social di Zuckerberg, quando si accede dopo un po’ di tempo mostra per primi i post che corrispondono ai nostri interessi, e quelli degli amici con cui interagiamo con maggiore frequenza. Per avere buone chance di apparire in cima ai feed di coloro che ci seguono, dunque, non c’è strada migliore che interessare, incuriosire, stimolare chi ci legge, magari con delle call to action per incentivare le interazioni.

Insomma: l’algoritmo rende il newsfeed un posto meritocratico, quindi chi è più bravo emerge.

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